Approccio teorico
Il nostro approccio teorico di riferimento rientra nella cornice della psicologia cognitiva ed in particolare si fonda sul cognitivismo evoluzionista e costruttivista post-razionalista.
Il Cognitivismo si caratterizza per lo stretto rapporto che ha sempre mantenuto tra esperienza clinica e ricerca scientifica di base, in un continuo dialogo tra psicologia, scienza cognitiva e neuroscienze. Ciò ci consente di fare riferimento a teorie psicopatologiche ed evolutive che sono state validate dal punto di vista scientifico. Il cognitivismo, pertanto, nel corso dei decenni ha conosciuto un'evoluzione che ha consentito a teorici e clinici di integrare molteplici spunti all'interno del modello iniziale. Il panorama attuale dell'approccio cognitivista si dispiega fra il versante razionalista e quelli evoluzionista e costruttivista. Se in una prima fase, negli anni '70 e '80, l'approccio cognitivo ha infatti dato grande attenzione al ruolo dei pensieri disfunzionali e degli schemi cognitivi in psicopatologia (terapia cognitivo - razionalista di autori come Beck ed Ellis), successivamente ha acquisito una profonda centralità anche il ruolo che le emozioni giocano a livello relazionale e motivazionale, in una prospettiva evoluzionistica ed etologica (terapia cognitivo - evoluzionista di autori come Liotti, Ruberti,..). Il filone cognitivo-costruttivista (chiamato anche "post-razionalista" o "sistemico processuale" o "cognitivo-relazionale") aggiunge, poi, una particolare attenzione al modo in cui ciascuno di noi attribuisce soggettivamente senso alla propria esperienza, ovvero, al modo in cui ognuno spiega a se stesso il fluire della propria esperienza immediata e così "costruisce" la propria conoscenza della realtà ("conoscenza di sé" e "conoscenza di sé in relazione agli altri"). Nostri autori di riferimento in questo senso sono Vittorio Guidano, Bruno G. Bara, Giorgio Rezzonico.
Il fulcro del nostro lavoro con l'utente è prevalentemente centrato sul presente e prevede l'analisi degli attuali temi personali, al fine di aiutarlo a integrare pensieri, emozioni e sensazioni corporee, a focalizzare il proprio soggettivo modo di funzionare, a chiarirsi i processi emotivo-cognitivi che l'hanno portato a fare le sue scelte, nonché i significati che un eventuale sintomo può avere all'interno della sua trama di vita. L' approccio costruttivista–relazionale mette al centro il ruolo fondamentale della relazione fra terapeuta e paziente. Luogo privilegiato del cambiamento è la relazione terapeutica, finalizzata al benessere del paziente, strumento principe attraverso il quale permettere alla persona di innescare processi di cambiamento, per ottenere un nuovo equilibrio dinamico.